Quest’articolo è solo il secondo (qui trovi la 1° parte) di una lunga serie in cui cercheremo di “studiare come si studia” ed in particolare come farlo per le materie giuridiche.
L’intento è quello di comprendere quale sia il giusto approccio per affrontare i manuali di diritto, cercando di costruire un metodo che ci possa aiutare durante la nostra vita accademica e professionale.
1. Breve premessa metodologica
Occorre essere chiari, costruire un buon metodo di studio (cucito su misura) richiede tempo, dedizione e duro lavoro, ma i vantaggi a lungo termine sono incommensurabili!
Un buon metodo di studio può letteralmente cambiarti la vita.
In questa sede, quindi, ci focalizzeremo sui prerequisiti che costituiscono “il metodo” e più precisamente sul come e sul perché il testo non vada semplicemente letto, ma “sezionato – destrutturato“.
Potrebbe suonarti strano, ma a fine articolo capirai cosa intendiamo dire.
Successivamente ci dedicheremo a quegli argomenti tanto cari agli studenti universitari, tra i quali:
Prima di affrontare questi argomenti nei prossimi articoli, però, dobbiamo necessariamente avere le idee ben chiare su come è strutturato un “testo universitario” e su come possiamo, anzi dobbiamo, manipolarlo a nostro piacimento.
2. L’esperimento del “muro di testo pt.1”
Ora faremo un piccolo TEST che ci permetterà di gettare le basi per il tuo nuovo metodo di studio (se leggi da smartphone sarà un po più difficile, ma ugualmente efficace se fatto con la consapevolezza che potrebbe cambiare il tuo approccio allo studio e i tuoi risultati accademici per sempre).
Sei pronto?
Leggi attentamente le 3 “forme” di testo estratte tutte dal medesimo art. 163 c.p.c. e fai caso ad ogni tuo minimo cambiamento, ed in particolare:
- il tuo approccio alla lettura;
- la velocità con cui leggi e il numero di pause che fai;
- la facilità di comprensione del testo;
- qualsiasi altra percezione che avrai.
Alla fine di ogni lettura prenditi qualche minuto per rispondere alle domande (sii sincero e non saltare nulla).
Concluso il test scoprirai come mai alcuni testi universitari sono più ostici di altri, pur trattando gli stessi argomenti, ed indipendentemente dal contenuto.
2.1) Un testo semplice
Sentiti libero di rispondere sinceramente a queste semplici domande:
- hai saltato la lettura?
- non sapevi dove focalizzare lo sguardo?
- l’hai percepito come il solito “muro” di testo invalicabile?
Tieni ben a mente le risposte e passiamo subito alla seconda lettura.
2.2) Un testo evidenziato
Questra volta solo due domande:
- le parole in grassetto hanno aiutato l’orientamento nel testo?
- la lettura è stata più fluida?
In fine passiamo all’ultima lettura.
2.3) Un testo evidenziato e schematizzato
Ecco le ultime domande, promesso.
- Lo spazio tra i paragrafi aiuta la schematizzazione dell’intero contenuto?
- la comprensione del testo è migliorata?
Ok, test finito.
Ovviamente saremmo potuti andare avanti, schematizzando sempre di più, fino ad eliminare tutto il superfluo, ma non è questo lo scopo del test anche se è un ottimo esercizio da fare (e che vedremo nei prossimi articoli).
3. Consapevolezza e nuovo approccio
L’obiettivo di questo piccolo test era comprendere come la semplice formattazione del testo, ovvero come sono collocate le informazioni nella pagina (e quindi successivamente nella nostra testa) condiziona in modo incisivo la nostra percezione, la nostra attenzione e, di conseguenza, l’intero approccio allo studio.
Purtroppo, non tutti i manuali universitari sono scritti con questa consapevolezza, e per certi versi è giusto così (ma di questo parleremo in un altro articolo).
Ebbene, cosa fare, quindi, quando ci troviamo di fronte al classico muro di testo?
Esattamente quello che abbiamo fatto nei due testi successivi: evidenziare e schematizzare.
Ovviamente questa è un iper-semplificazione di ciò che andremo a vedere, nel dettaglio, nei prossimi articoli.
Ripercorriamo ora, alla luce di quanto appena detto, il test che ti abbiamo proposto.
Fatta questa breve premessa metodologica, nei prossimi post inizieremo ad affrontare le vere problematiche pratiche.
A presto.
Mi auguro che questo post ti sia utile e ti ricordo che ogni articolo – grazie anche alla collaborazione dei lettori – viene costantemente aggiornato e approfondito nel tempo al fine di offrire una guida quanto più completa ed esaustiva possibile.
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