In questo articolo vogliamo condividere con te una formula didattica – professionale per la comparsa conclusionale ex art. 189 c.p.c.
1. I nuovi termini post Cartabia
La nuova fase decisoria prevede che venga fissata un’udienza, (di rimessione della causa al collegio / di rimessione della causa in decisione), rispetto alla quale decorrono, a ritroso, tre termini, rispettivamente per il deposito delle note di precisazione delle conclusioni (60 giorni prima), per il deposito delle comparse conclusionali (30 giorni prima) ed, infine, per il deposito delle memorie di replica (15 giorni prima).
Quindi, nel dettaglio, ex art. 189 c.p.c. i termini sono:
Facciamo qualche doverosa precisazione:
- Il giudice, nel rimettere la causa in decisione, ha il dovere di fissare tali termini;
- Il termine è affidato in contemporanea a tutte le parti;
- Le parti hanno la facoltà non l’obbligo di depositare le memorie, possono essere oggetto di rinuncia e, in tal caso, il giudice può trattenere la causa immediatamente in decisione;
- Il deposito avviene in via telematica;
- I termini sono perentori, ciò significa che una volta spirato si consuma il potere, salva la possibilità di rimessione in termini.
2. Il contenuto
La comparsa conclusionale viene tradizionalmente suddivisa in due parti:
- La prima ripercorre, in modo oggettivo, l’intero svolgimento del processo, sintetizzando:
- gli atti introduttivi di parte;
- le memorie ex art 171 ter c.p.c.;
- quanto accaduto nelle udienze;
- le istanze e i provvedimenti istruttori;
- l’esito dell’eventuale C.T.U. e gli elementi probatori acquisiti.
- La seconda è dedicata alla vera e propria difesa, valutando nel merito:
- le risultanze istruttorie;
- il soddisfacimento degli oneri probatori;
- la verità dei fatti allegati, la loro qualificazione e sulle loro conseguenze giuridiche.
3. Schema
Dall’analisi della normativa e della giurisprudenza richiamata possiamo schematizzare come segue:
4. Formula
Vogliamo offrire un modello quanto più chiaro e semplice possibile, che permetta di evidenziare tutti i contenuti essenziali dell’atto [con in più qualche piccola indicazione pratica sulla redazione].
Quindi, oltre a personalizzare il modello al tuo caso di specie, sentiti libero di modificarne lo stile, il tono e la forma.
Questa è solo una possibile “struttura”, con un intento didattico e professionale, tutto il resto spetta a te!
Mi auguro che questo post ti sia utile e ti ricordo che ogni articolo – grazie anche alla collaborazione dei lettori – viene costantemente aggiornato e approfondito nel tempo al fine di offrire una guida quanto più completa ed esaustiva possibile.
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