Quest’articolo è solo il secondo (qui trovi la 1° parte) di una lunga serie in cui cercheremo di “studiare come si studia” ed in particolare come farlo per le materie giuridiche.

L’intento è quello di comprendere quale sia il giusto approccio per affrontare i manuali di diritto, cercando di costruire un metodo che ci possa aiutare durante la nostra vita accademica e professionale.

1. Breve premessa metodologica

Occorre essere chiari, costruire un buon metodo di studio (cucito su misura) richiede tempo, dedizione e duro lavoro, ma i vantaggi a lungo termine sono incommensurabili!
Un buon metodo di studio può letteralmente cambiarti la vita.

In questa sede, quindi, ci focalizzeremo sui prerequisiti che costituiscono “il metodo” e più precisamente sul come e sul perché il testo non vada semplicemente letto, ma “sezionato – destrutturato“.
Potrebbe suonarti strano, ma a fine articolo capirai cosa intendiamo dire.

Successivamente ci dedicheremo a quegli argomenti tanto cari agli studenti universitari, tra i quali:

  • Come sottolineare solo quello che ci serve;

  • Come schematizzare un concetto complesso in pochi e semplici schemi (e come non fare i riassunti!);

  • Come riuscire a memorizzare un intero manuale di 1500 pagine.

Prima di affrontare questi argomenti nei prossimi articoli, però, dobbiamo necessariamente avere le idee ben chiare su come è strutturato un “testo universitario” e su come possiamo, anzi dobbiamo, manipolarlo a nostro piacimento.

2. L’esperimento del “muro di testo pt.1”

Ora faremo un piccolo TEST che ci permetterà di gettare le basi per il tuo nuovo metodo di studio (se leggi da smartphone sarà un po più difficile, ma ugualmente efficace se fatto con la consapevolezza che potrebbe cambiare il tuo approccio allo studio e i tuoi risultati accademici per sempre).

Sei pronto?

Leggi attentamente le 3 forme” di testo estratte tutte dal medesimo art. 163 c.p.c. e fai caso ad ogni tuo minimo cambiamento, ed in particolare:

  • il tuo approccio alla lettura;
  • la velocità con cui leggi e il numero di pause che fai;
  • la facilità di comprensione del testo;
  • qualsiasi altra percezione che avrai.

Alla fine di ogni lettura prenditi qualche minuto per rispondere alle domande (sii sincero e non saltare nulla).

Concluso il test scoprirai come mai alcuni testi universitari sono più ostici di altri, pur trattando gli stessi argomenti, ed indipendentemente dal contenuto.

2.1) Un testo semplice

La domanda si propone mediante citazione a comparire a udienza fissa. Il presidente del tribunale stabilisce al principio dell’anno giudiziario, con decreto approvato dal primo presidente della Corte di appello, i giorni della settimana e le ore delle udienze destinate esclusivamente alla prima comparizione delle parti. L’atto di citazione deve contenere: 1) l’indicazione del tribunale davanti al quale la domanda è proposta; 2) il nome, il cognome, la residenza e il codice fiscale dell’attore, il nome, il cognome, il codice fiscale, la residenza o il domicilio o la dimora del convenuto e delle persone che rispettivamente li rappresentano o li assistono. Se attore o convenuto è una persona giuridica, un’associazione non riconosciuta o un comitato la citazione deve contenere la denominazione o la ditta, con l’indicazione dell’organo o ufficio che ne ha la rappresentanza in giudizio; 3) la determinazione della cosa oggetto della domanda; 4) l’esposizione dei fatti e degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni; 5) l’indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l’attore intende valersi e in particolare dei documenti che offre in comunicazione; 6) il nome e il cognome del procuratore e l’indicazione della procura, qualora questa sia stata già rilasciata; 7) l’indicazione del giorno dell’udienza di comparizione; l’invito al convenuto a costituirsi nel termine di venti giorni prima dell’udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall’art. 166, ovvero di dieci giorni prima in caso di abbreviazione dei termini, e a comparire, nell’udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell’art. 168-bis, con l’avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167. L’atto di citazione, sottoscritto a norma dell’art. 125, è consegnato dalla parte o dal procuratore all’ufficiale giudiziario, il quale lo notifica a norma degli artt. 137 ss.

Sentiti libero di rispondere sinceramente a queste semplici domande:

  • hai saltato la lettura?
  • non sapevi dove focalizzare lo sguardo?
  • l’hai percepito come il solito “muro” di testo invalicabile?

Tieni ben a mente le risposte e passiamo subito alla seconda lettura.

2.2) Un testo evidenziato

La domanda si propone mediante citazione a comparire a udienza fissa.
Il presidente del tribunale stabilisce al principio dell’anno giudiziario, con decreto approvato dal primo presidente della Corte di appello, i giorni della settimana e le ore delle udienze destinate esclusivamente alla prima comparizione delle parti.
L’atto di citazione deve contenere:
1) l’indicazione del tribunale davanti al quale la domanda è proposta;
2) il nome, il cognome, la residenza e il codice fiscale dell’attore, il nome, il cognome, il codice fiscale, la residenza o il domicilio o la dimora del convenuto e delle persone che rispettivamente li rappresentano o li assistono. Se attore o convenuto è una persona giuridica, un’associazione non riconosciuta o un comitato la citazione deve contenere la denominazione o la ditta, con l’indicazione dell’organo o ufficio che ne ha la rappresentanza in giudizio;
3) la determinazione della cosa oggetto della domanda;
4) l’esposizione dei fatti e degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni;
5) l’indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l’attore intende valersi e in particolare dei documenti che offre in comunicazione;
6) il nome e il cognome del procuratore e l’indicazione della procura, qualora questa sia stata già rilasciata;
7) l’indicazione del giorno dell’udienza di comparizione; l’invito al convenuto a costituirsi nel termine di venti giorni prima dell’udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall’art. 166, ovvero di dieci giorni prima in caso di abbreviazione dei termini, e a comparire, nell’udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell’art. 168-bis, con l’avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167.
L’atto di citazione, sottoscritto a norma dell’art. 125, è consegnato dalla parte o dal procuratore all’ufficiale giudiziario, il quale lo notifica a norma degli artt. 137 ss.

Questra volta solo due domande:

  • le parole in grassetto hanno aiutato l’orientamento nel testo?
  • la lettura è stata più fluida?

In fine passiamo all’ultima lettura.

2.3) Un testo evidenziato e schematizzato

COME PROPORRE LA DOMANDA
La domanda si propone mediante citazione a comparire a udienza fissa.

I GIORNI D’UDIENZA
Il presidente del tribunale stabilisce al principio dell’anno giudiziario, con decreto approvato dal primo presidente della Corte di appello, i giorni della settimana e le ore delle udienze destinate esclusivamente alla prima comparizione delle parti.

IL CONTENUTO
L’atto di citazione deve contenere:

  1. l’indicazione del tribunale davanti al quale la domanda è proposta;
  2. il nome, il cognome, la residenza e il codice fiscale dell’attore, il nome, il cognome, il codice fiscale, la residenza o il domicilio o la dimora del convenuto e delle persone che rispettivamente li rappresentano o li assistono. Se attore o convenuto è una persona giuridica, un’associazione non riconosciuta o un comitato la citazione deve contenere la denominazione o la ditta, con l’indicazione dell’organo o ufficio che ne ha la rappresentanza in giudizio;
  3. la determinazione della cosa oggetto della domanda;
  4. l’esposizione dei fatti e degli elementi di diritto costituenti le ragioni della domanda, con le relative conclusioni;
  5. l’indicazione specifica dei mezzi di prova dei quali l’attore intende valersi e in particolare dei documenti che offre in comunicazione;
  6. il nome e il cognome del procuratore e l’indicazione della procura, qualora questa sia stata già rilasciata;
  7. l’indicazione del giorno dell’udienza di comparizione; l’invito al convenuto a costituirsi nel termine di venti giorni prima dell’udienza indicata ai sensi e nelle forme stabilite dall’art. 166, ovvero di dieci giorni prima in caso di abbreviazione dei termini, e a comparire, nell’udienza indicata, dinanzi al giudice designato ai sensi dell’art. 168-bis, con l’avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167.

LA NOTIFICA
L’atto di citazione, sottoscritto a norma dell’art. 125, è consegnato dalla parte o dal procuratore all’ufficiale giudiziario, il quale lo notifica a norma degli artt. 137 ss.

Ecco le ultime domande, promesso.

  • Lo spazio tra i paragrafi aiuta la schematizzazione dell’intero contenuto?
  • la comprensione del testo è migliorata?

Ok, test finito.

Ovviamente saremmo potuti andare avanti, schematizzando sempre di più, fino ad eliminare tutto il superfluo, ma non è questo lo scopo del test anche se è un ottimo esercizio da fare (e che vedremo nei prossimi articoli).

3. Consapevolezza e nuovo approccio

L’obiettivo di questo piccolo test era comprendere come la semplice formattazione del testo, ovvero come sono collocate le informazioni nella pagina (e quindi successivamente nella nostra testa) condiziona in modo incisivo la nostra percezione, la nostra attenzione e, di conseguenza, l’intero approccio allo studio.

Purtroppo, non tutti i manuali universitari sono scritti con questa consapevolezza, e per certi versi è giusto così (ma di questo parleremo in un altro articolo).

Ebbene, cosa fare, quindi, quando ci troviamo di fronte al classico muro di testo?
Esattamente quello che abbiamo fatto nei due testi successivi: evidenziare e schematizzare.

Ovviamente questa è un iper-semplificazione di ciò che andremo a vedere, nel dettaglio, nei prossimi articoli.

Ripercorriamo ora, alla luce di quanto appena detto, il test che ti abbiamo proposto.

Fatta questa breve premessa metodologica, nei prossimi post inizieremo ad affrontare le vere problematiche pratiche.

A presto.

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